I data center sono sull’orlo di una rivoluzione paragonabile alle ere industriali del passato. Immagina questo: file su file di racks high-tech, ognuno in grado di erogare un incredibile 1 megawatt di potenza – non più solo un concetto trovato nella fantascienza. Questa audace mossa sta attirando l’attenzione di giganti del calibro di Google, Microsoft e Meta che stanno sfruttando la tecnologia dei veicoli elettrici (EV) per ridefinire il modo in cui pensiamo ai data center.

Un Crescente Bisogno di AI

Con ogni progresso nell’intelligenza artificiale, c’è una corrispondente domanda di infrastrutture più robuste ed efficienti. Mentre la necessità di potenza di calcolo massiccia si intensifica, questi colossi tecnologici si sono rivolti al meglio della tecnologia EV, concentrandosi specificamente sui sistemi di alimentazione da 400VDC che alimentano i loro controparti elettrici. Tale innovazione mira a risolvere due sfide predominanti: la consegna di potenza ad alta densità e il calore incessante generato dai chip di nuova generazione.

Raffreddamento a Liquido: Più di una Semplice Tendenza

Sono finiti i giorni in cui il raffreddamento ad aria era sufficiente. Nell’attuale clima di crescente consumo di potenza di calcolo, il raffreddamento a liquido è emerso come l’eroe che disperatamente ci serviva. I pods TPU refrigerati a liquido di Google funzionano su larga scala, vantando un’incredibile operatività del 99.999% – una testimonianza dell’efficacia di questo cambiamento di paradigma.

Dal Visione alla Realtà: Architettura di Potenza da 400VDC

Il passaggio da 12VDC a 48VDC è stato radicale, ma il salto a +/-400VDC è ancora più trasformativo. Sfruttando le catene di fornitura EV esistenti, Google e i suoi alleati stanno liberando spazio all’interno dei loro racks, permettendo una maggiore focalizzazione sulla potenza di calcolo e sull’efficienza. Questa scelta architettonica ingegnosa ha catapultato i data center in una nuova era dove l’efficienza è sovrana.

Nonostante questi passi rivoluzionari, resta un certo grado di incertezza. Come integreranno queste nuove tecnologie senza problemi con i sistemi esistenti? Quali preoccupazioni di sicurezza sorgono con tensioni così elevate? Queste domande si profilano ampiamente, ma l’innovazione spesso si muove in territori inesplorati.

Il Cammino Avanti

L’industria prevede che entro il 2030, i racks che superano i 500 kW diventeranno la norma, ma questa previsione si realizzerà? Quando ci precipitiamo verso il futuro, le collaborazioni tra leader tecnologici e la comunità dell’hardware open source servono da faro di speranza, illustrando un impegno collettivo a riformare metodologie obsolete.

In conclusione, come indicato in TechRadar, l’integrazione della tecnologia dei veicoli elettrici nei data center non rappresenta solo un passo evolutivo, ma un salto monumentale verso il futuro del supercomputing AI. Mentre questa narrazione si evolve, possiamo solo immaginare come le innovazioni odierne plasmeranno il paesaggio digitale di domani.